Il 5 maggio ricorre la Giornata mondiale per l’igiene delle mani . In ambito assistenziale e in comunità, lavarsi le mani correttamente, con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi, oppure, se non disponibile, igienizzarle con soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi (fonte WHO), impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive, dalle più frequenti, come l’influenza e il raffreddore, a quelle più severe, come le infezioni correlate all’assistenza (ICA).

L’igiene delle mani svolge un ruolo fondamentale per la nostra salute e quella delle altre persone, soprattutto negli ambienti assistenziali. Le infezioni correlate all’assistenza sono, infatti, un problema globale che colpisce circa il 7-10% dei pazienti, a seconda del Paese. In Italia, si stima che il 5-8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione ospedaliera (fonte Istituto Superiore di Sanità). Non tutte le infezioni correlate all’assistenza sono prevenibili, ma si stima che almeno la metà potrebbero essere evitate.

In tutti i luoghi di assistenza o cura (cosiddetti Point of care) è importante lavare le mani con acqua e sapone oppure igienizzarle con una soluzione idroalcolica. Infatti nel Point of care si incontrano tre elementi: il paziente, l’operatore sanitario, l’assistenza o il trattamento terapeutico che prevede il contatto con il paziente o l’ambiente circostante.

Pertanto l’igiene delle mani deve essere eseguita nei 5 momenti indicati dall’OMS, in cui si presta assistenza o cura.

I prodotti per l’igiene delle mani (ad es. soluzioni a base di alcol, acqua, sapone, asciugamani) devono essere facilmente accessibili e il più vicino possibile al punto di cura, senza dover lasciare la zona

Grazie mille per l’attenzione e la collaborazione

La Direzione della RSA Santa Chiara